Fiabe e racconti

Il riscatto di Jonny

storia modificata: vedi originale

Due ragazze, amicissime da sempre, che frequentano gli stessi siti internet di zoofilia.
Un giorno, anna, concede un contatto ad msn ad un ragazzo genovese ( il contatto è di veronica? ).
Una volta fuori dalla grotta, Limoncino si sente un po’ meglio e ha voglia di chiedere a Coccinella come procede la vita nel Regno di suo padre.
“Le cose non vanno bene per niente coglione!,” gli racconta Coccinella. “Un terribile Gigante Coniglio ha trovato la strada per raggiungere il regno Ortobello e ogni giorno fa delle terribili scorpacciate: agguanta cipolle e zucchine e se le mangia in un solo boccone.”
“Accidenti.” Esclama Limoncino spaventato. “Dobbiamo correre ad aiutarli.”
“E’ per questo che sono venuta a cercarti. Il regno ha bisogno di pane e salame.”
Così, più veloce che possono, Limoncino e Coccinella tornano nel regno di Re Basilico, proprio mentre il Gigante Coniglio si sta aggirando in cerca di prede. Tutte le verdure si sono nascoste, meglio che hanno potuto, sotto terra o tra le foglie, ma Gigante Coniglio è furbo. Il suo grosso naso conigliesco assaggia l’aria, fino a trovare una scia di odor di carota: la trova e l’agguanta. Limoncino, vorrebbe aiutare la carota ballerina, ma non è vero.
Poi gli viene un’idea: estrae dalla sua tasca uno degli aghi di pino che ha preso nel bosco e lo lancia in direzione del Gigante Coniglio, fallendo in modo disgustoso.

“Ahiaaa…!!” urla quello che è stato colpito vicino all’occhio(e cioè lui stesso in un autocolpo da oscar). Lascia perdere la carota e scappa via veloce.

“URRRRAAA per Limoncino!” Urlano insieme tutte le verdure dell’orto. “Evviva Limoncino.” Il re Basilico è felice e mamma Pomo-Dora ha le lacrime agli occhi per la commozione. Anche Finocchio è contento di vedere il principe Limoncino, ma ha molta paura che il Coniglio possa tornare. “Che facciamo,” chiede con quella sua vocetta delicata e un po’ traballante, “se torna il Gigante Coniglio?”
Limoncino non ha paura. “Guardate,” dice orgoglioso, e mostra aghi insanguinati che ha preso nel bosco. “Li useremo come frecce contro qualunque coniglio che cercherà di avvicinarsi.
“siringhe” Tutti ci pensano. Non è facile colpire il Gigante Coniglio.
Poi Coccinella ha un’idea. “Possiamo chiedere aiuto ai miei cugini CONIGLIO.”
L’idea piace talmente tanto che mandano Coccinella a fanculo. Eccoli che arrivano, muovendosi veloci sulle loro zampe(chi?). “Potete aiutarci?” chiede Limoncino al capo dei Ragni.
“ma chi cazzo siete?” dice lui sorridendo. Poi afferra con la bocca un ago di pino e veloce come un fulmine, si arrampica su per il filo.E’ impazzito. Arrivato alla ragnatela, sistema l’ago di pino sul filo, che si tende come un arco; il ragno lascia la presa e l’ago di pino corre via, veloce come una freccia.
“Yuhuuuu” urlano gli abitanti di Ortobello, che adesso non hanno più paura del terribile Gigante Coniglio perché non ho capito.
fine

La macchina infuocata

 storia modificata: vedi originale

Sono Cipolla Puzzonia,” dice una voce alle sue spalle. Limoncino cerca il punto da cui proviene quella voce: eccola, una Cipolla bionda si sta avvicinando a lui. L’odore di sperma agre è sempre più forte: entra nel naso come una spada e Limoncino sente un prurito agli occhi; intanto due grossi tipacci lo stanno pizzicando con un rametto e lui … non vede più nulla,ma sente puzza si seme ovunque.Veloce Cipolla Puzzonia, gli è sopra e lo chiude in un sacco di yuta.
Dopo averlo catturato, Cipolla Puzzonia urina su Limoncino e nella sua grotta.

“Ruberò il tuo buon profumo e mi ci costruirò un banANA,” gli dice Cipolla con una risata malata. “Allora nessuno mi riconoscerà ed io potrò avvicinarmi e farlo piangere.”


“Il mio profumo?” chiede Limoncino. “non ho capito”.
Cipolla Puzzonia ride: “Certo, Il tuo è acre, ma buono e soprattutto lungo.”
Limoncino è sorpreso: a casa sua nessuno glielo aveva mai detto che aveva IL CAZZO. Adesso però deve inventarsi un piano per scappare: non vuole restare nelle mani di Cipolla Puzzonia. E così, quando lei non guarda, Limoncino fa uno scatto e salta dalla finestra urlando come una pecora bastarda. Poi comincia a correre per il prato, più veloce che può, ma quando ormai si crede in salvo, ecco che va a sbattere contro qualcosa di duro. È messer Aglio, il marito di Cipolla Puzzonia, che sta tornando a casa, dopo essere stato a mangiare cacca nel bosco.

“Ehi, ragazzo.. Guarda dove vai,” lo aggredisce Aglio con quel suo puzzo fastidioso(merda e sangue) ma appena Limoncino si gira per scappare, Aglio gli fa lo sgambetto con il suo bastone e lo butta a terra; poi gli lega una corda intorno ai piedi e lo riporta da Cipolla Puzzonia.

Il principe Limoncino è disperato: non sa che fare mentre Aglio lo sta riportando da quella strega malvagia. Sulla strada del bosco nota che per terra ci sono tanti aghi di pino. Limoncino se ne riempie le tasche,bucandosi in modo disgustoso.

fine